“Se non potete eliminare l’ingiustizia, almeno raccontatela a tutti”. Così inizia il libro “La Gabbia d’Oro” del premio Nobel per la Pace Shirin Ebadi che cita a sua volta il sociologo Ali Shariati.
Questa è stata un po’ l’ambizione di bloggiornalismo, perchè dietro l’intervento medico-umanitario di Aldo Lo Curto, medico volontario itinerante, abbiamo intravisto un mondo che soffre e chiede aiuto. Noi l’abbiamo visto e sentito grazie ad Aldo, per lui stiamo facendo il tifo, e in tanti momenti avremmo voluto essere lì con lui ad aiutarlo nel suo lavoro quotidiano di soccorso ai Toffin, il popolo indigeno che abita la laguna di Ganvier. Con Aldo abbiamo anche capito che un altro mondo è possibile, basta volerlo.
Questo è stato anche il viaggio raccontato con gli sms (in assenza di connessione internet a Ganvier) e abbiamo provato a fare esperienza di solidarietà attraverso la Rete, attraverso una comunione di cervelli e di coscienze.
Perchè al di là del “nostro” mondo, c’è un Mondo intero da RACCONTARE e da CONDIVIDERE. Perchè se non possiamo cambiare le cose, almeno abbiamo il dovere di raccontarle.
profcaminada
è un’esperienza bellissima. sia aiutare gli altri che essere qui a fare il tifo per chi aiuta veramente. apettiamo il prossimo viaggio
Anche questo viaggio ormai si sta per concludere e il Dottor Aldo Lo Curto ci ha raccontato della sua esperienza, e ci ha insegnato che tutto è possibile basta volerlo, chissà quante altre persone di questo mondo hanno bisogno di cure per sopravvivere, per avere un futuro come tutti noi e per farli sorridere. BRAVISSIMO ALDO LEI E UNA PERSONA DA PRENDERE COME ESEMPIO!!!!!!!!!
Spero che piano piano nel futuro,con l’impegno di tutto il mondo,queste persone riescano a sconfiggere la povertà che purtroppo è diventata una compagna di vita;nonostante tutto riescono ad avere sempre il sorriso sulle labbra.Questo viaggio mi ha permesso di riflettere sulla fortuna che mi è capitata nel nascere in una bella casa e in una splendida famiglia.Grazie Aldo!!!!!!!
Che bello che è stato questo viaggio…
speriamo negli anni futuri il mondo possa cambiare,e sperando che molte persone prendano esempio da lei…
un grosso ringraziemento x quello che fa,saluti…
al prossimo viaggio!!!
È stata un’esperienza bellissima da seguire e che mi ha un po’ accompagnata durante queste vacanze. Voglio ringraziare lei, Aldo, e tutti quelli che hanno avuto il fegato di partire insieme a lei. Sono contentissima di aver conosciuto una persona come lei e spero tanto che con le sue opere di bene verso i più poveri abbia ispirato molta gente… sappia che da noi è sempre il benvenuto e (almeno per me) ascoltare testimonianze come quelle che ci ha raccontato durante i nostri incontri, è un dono prezioso da conservare nei ricordi.
Con l’augurio che abbia la possibilità di fare sempre meglio, la saluto e le auguro un buon ultima giorno. GRAZIE ALDO!!
questo viaggio è stato molto emozionante!noi speriamo con tutto il cuore che prima o poi anche queste popolazioni meno fortunate di noi possano riuscire ad avere una vita simile alla nostra con medici sempre disponibili, perchè alla fine la cosa più importante è la salute
Questo viaggio è stato molto interessante. Spero che quei bambini riescano prima o poi ad avere una vita come la nostra. Aspettiamo il prossimo viaggio.
Seguire questo viaggio é stato molto bello e ho capito che aiutare gli altri dà un senso alle ingiustizie che popolano il mondo. Grazie Aldo !
Eugenio
seguire questo viaggio durante le vacanze è stata molto interessante speriamo che questepersone con il passere del tempo riescano a vivere meglio e che la loro vita e il loro mondo possa cambiare!!!!!!!!ciao aldo
Viene viene la Befana
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.
Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.
Che c’è dentro questa villa?
Uno stropiccìo leggero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c’è dentro questa villa?
Guarda e guarda…tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
guarda e guarda…ai capitoni
c’è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini.
Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale;
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? Chi mai scende?
Co’ suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampada di chiesa.
Co’ suoi doni mamma è scesa.
La Befana alla finestra
sente e vede, e s’allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.
E che c’è nel casolare?
Un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c’è nel casolare?
Guarda e guarda… tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra la cenere e i carboni
c’è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti…
E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila…
Veglia e piange, piange e fila.
La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch’è l’aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.
La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c’è chi piange e c’è chi ride;
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sull’aspro monte.
Giovanni Pascoli
il viaggio è stato molto interessane,quei bambini sono tenerissimi, speriamo che in futuro la loro vita possa èssere più bella!
Ke viaggio interessante… E ke belle foto!!!!!!!!!!!!!