A casa di Gian Battista Galli, alias Sulutumana c’è…

(I SULUTUMANA nascono nel 1998 quando Gian Battista Galli e Michele Bosisio, fondatori del gruppo, incontrano Francesco Andreotti e Nadir Giori. Quella che fino ad allora era stata una cover band diventa una proposta nuova nel panorama musicale italiano. Nel 2000 realizzano il primo demo-cd, grazie al quale vincono il “Premio Tenco – Targa Imaie” come miglior gruppo inedito. Per l’occasione si esibiranno sul palcoscenico del Teatro Ariston di Sanremo

Oggi il nucleo della band è costituito da Gian Battista, Francesco e Nadir, che sono anche gli autori di testi e musiche.

A loro si aggiungono altri tre compagni di palco e di musica, a completare la formazione. Il 12 dicembre Gian Battista e Nadir sono venuti presso la nostra scuola e hanno incontrato le classi terze. Qui il reportage della giornata. Per la giornata abbiamo costruito anche un LIVE TWITTING. Qui il programma della giornata)

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Parola preferita?
Non ho una parola da preferire a un’altra, amo le parole e il loro mistero, per questo se mi costringeste a preferirne una con una pistola puntata alla testa direi REBUS
La prima cosa a cui pensi quando ti svegli?
Sono vivo?
Visto da qui il mondo sembra…
Un villaggio minuscolo e meraviglioso sperduto nell’universo.
Quali sono i tuoi eroi?
Mia madre per avermi cresciuto e per essermi stata di esempio. Mio padre che ho perduto quando avevo otto anni. Non potendolo più avere avuto vicino ne ho fatto un mito, una specie di supereroe che mi viene in soccorso da un pianeta sconosciuto quando ho bisogno. Gabriele Moreno Locatellli, un ragazzo che era tutto il contrario dell’eroe, morto su un ponte a Sarajevo nell’ottobre 1993. Era in missione di pace ed è stato assassinato da un cecchino. Avevo conosciuto personalmente Moreno quando ero un bambino, racconto di lui nella canzone dei Sulutumana “Di pace e di pane”. Alcuni cantautori per le emozioni che mi regalano attraverso le loro canzoni: Leonard Cohen, Fabrizio De André, Paolo Conte, Tom Waits, David Bowie e altri ancora.
Le cose più importanti in casa tua?
I libri, i dischi, il soffitto e la tazzina per il caffè.
Di cosa sei particolarmente  fiero?
Della mia famiglia innanzitutto, poi del fatto di essere riuscito a fare della mia passione la mia scelta di vita e il mio mestiere.
Hai una scorta di…
Birra, penne e matite, notes.
Se diciamo ‘giornalismo’ a cosa pensi?
A un lavoro affascinante che mi sarebbe piaciuto fare da grande. Io amo il giornalismo, prima dell’avvento di internet compravo molti giornali, quotidiani o periodici, mi affezionavo a nomi e rubriche particolari, era un passatempo divertente e istruttivo. Oggi collaboro saltuariamente con un giornale, è una cosa che mi piace tantissimo fare. Nel giornalismo di oggi c’è molta informazione superficiale (spesso distorta o pilotata) e pochissimo approfondimento. Il giornalismo che io amo di più è quello d’inchiesta, chi lo pratica deve informarsi a fondo e raccogliere quanti più elementi si hanno a disposizione per parlare di un argomento specifico.
Conosci il mondo?
Non ricordo più chi diceva: parla di quello che conosci per parlare al mondo intero. Perché il mondo ha miliardi di sfaccettature e di meraviglie da svelare, però le storie degli uomini e delle donne si somigliano un po’ tutte, a prescindere dalla latitudine. Quindi posso dire di avere un discreto bagaglio di conoscenza del mondo per quanto riguarda l’esperienza umana, mentre conosco molto meno i luoghi del mondo perché non ho viaggiato molto, pur essendo sempre in giro per lavoro. I libri e le letture in generale mi hanno però aiutato ad esplorare il mondo e a immaginarmi in altri luoghi con altra gente. Non è vero che di vita ce n’è una sola, chi legge e chi viaggia può vivere molteplici esistenze.
Dal domani ti aspetti…
Ama e fa ciò che vuoi. È una frase di S. Agostino che mi piace tantissimo, perché ritengo che se si parte dal presupposto dell’amore verso il mondo in cui viviamo e verso tutte le sue forme di vita, allora si può davvero ambire alla propria libertà senza altre condizioni o convenzioni.
Il tuo motto?
Abbiamo tantissime virtù, coltiviamole. Solo così potremo vivere in pace e non mettere a rischio la nostra vita e la sopravvivenza stessa del nostro pianeta. Accettiamo i nostri difetti senza perseverare nella stupidità.
Un messaggio per i giovani.
Buon futuro e buona realizzazione di sogni e progetti a tutti voi.

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