La Grande Guerra di Lussu su Twitter. E #Gigiai.

Nell’anno in cui tutto il mondo commemora il centenario della Grande Guerra (1914-2014), Twitteratura lancia il progetto di lettura e riscrittura su Twitter di Un anno sull’Altipiano di Emilio Lussu, uno dei libri di memorie più potenti e rappresentativi sull’esperienza della Prima Guerra Mondiale, almeno fra quelli scritti in lingua italiana.

Lussu, Un anno sull'altopiano

La scelta ha per noi un duplice significato. Da un lato ci accostiamo a un testo di rara bellezza, che supera i limiti della memorialistica e della narrativa di genere, imponendosi per il suo valore letterario assoluto, un’opera per la quale non è esagerato parlare di capolavoro. Dall’altro lato scegliamo la strada dell’antiretorica, scegliamo cioè un autore che afferma senza infingimenti tutto l’orrore della guerra, dice «quello che i testi scolastici non dicono, quello che i professori non insegnano, quello che la televisione non propone» (Mario Rigoni Stern). Di più: Lussu è per noi il narratore straordinario della prima vera esperienza nazionale del nostro Paese, descritta con disincanto e realismo: una storia collettiva vissuta per la prima volta insieme da sardi, piemontesi, calabresi, lombardi ecc.

Rileggere Un anno sull’Altipiano nel centenario della Grande Guerra (#GrandeGuerra), insomma, è un modo per riflettere su alcuni nodi critici della storia italiana: le istanze risorgimentali irrisolte, la formazione del sentimento nazionale, l’avvento del fascismo e la sua conquista del potere, l’unificazione linguistica del Paese. Partendo da un assunto: la Prima Guerra Mondiale fu un inutile orrore. In questo senso vogliamo promuovere un’operazione che contrasti lo spirito meramente celebrativo – per non dire revanscista – che rischia di connotare gran parte delle iniziative ufficiali in calendario. Vogliamo commemorare, certo. Ma con serietà culturale, evitando i toni celebrativi, la retorica militarista, l’enfasi patriottica e l’eroismo nazionalista.

Il Calendario

Un anno sull’Altipiano si compone di 30 brevi capitoli. Applicando come di consueto il Metodo Twitteratura, ne leggeremo uno ogni due giorni a partire dal 1 aprile 2014, usando l’hashtag #Lussu e secondo il seguente calendario:

Data Capitolo Hashtag
1-2 aprile I #Lussu/01
3-4 aprile II #Lussu/02
5-6 aprile III #Lussu/03
7-8 aprile IV #Lussu/04
9-10 aprile V #Lussu/05
11-12 aprile VI #Lussu/06
13-14 aprile VII #Lussu/07
15-16 aprile VIII #Lussu/08
17-18 aprile IX #Lussu/09
19-20 aprile X #Lussu/10
21-22 aprile XI #Lussu/11
23-24 aprile XII #Lussu/12
25-26 aprile XIII #Lussu/13
27-28 aprile XIV #Lussu/14
29-30 aprile XV #Lussu/15
1-2 maggio XVI #Lussu/16
3-4 maggio XVII #Lussu/17
5-6 maggio XVIII #Lussu/18
7-8 maggio XIX #Lussu/19
9-10 maggio XX #Lussu/20
11-12 maggio XXI #Lussu/21
13-14 maggio XXII #Lussu/22
15-16 maggio XXIII #Lussu/23
17-18 maggio XXIV #Lussu/24
18-20 maggio XXV #Lussu/25
21-22 maggio XXVI #Lussu/26
23-24 maggio XXVII #Lussu/27
25-26 maggio XXVIII #Lussu/28
27-28 maggio XXIX #Lussu/29
29-30 maggio XXX #Lussu/30

Twitteratura e la Grande Guerra

La riscrittura su Twitter di Un anno sull’Altipiano si accompagnerà a una serie di iniziative ulteriori, che Twitteratura ha deciso di promuovere o sostenere in vario modo. Le annunceremo di volta in volta, nel corso di un anno in cui il nostro impegno intorno ai temi del centenario sarà costante e non si esaurirà sulla Rete. Per il momento anticipiamo i contenuti della prima di queste iniziative, che si svolgerà a Como in collaborazione con il quotidiano “La Provincia”, l’Ufficio scolastico del capoluogo lariano e l’Archivio diaristico nazionale nell’ambito del programma Twitti@mo recentemente lanciato dal giornale locale. Si tratta del lavoro di lettura e riscrittura su Twitter di due raccolte di lettere dal fronte: Come le vacche sull’Alpe di Gigiai. Lettere al parroco di Montemezzo dalle trincee della Grande Guerra (a cura di Gavino Puggioni, Como 1997) e Scusate la calligrafia. Lettere dal fronte (di Sisto Mario Buzzetti, Milano 2008). Il progetto coinvolgerà direttamente gli studenti delle scuole medie e superiori comasche, secondo un calendario che comunicheremo nei prossimi giorni. L’obiettivo è valorizzare quelle storie locali, tutt’altro che minori nella loro specificità, che l’esperienza della Grande Guerra ha prodotto in grande quantità, facendole conoscere ai giovani di oggi che, attraverso il metodo twitteratura, possono riviverle riscrivendole a cento anni esatti di distanza.

Dal febbraio 2012 Twitteratura sperimenta l’uso di Twitter per promuovere la lettura a la scrittura fra i cittadini e nelle scuole, raccogliendo migliaia di partecipanti attorno a testi di Raymond Queneau, Cesare Pavese, Pier Paolo Pasolini, Italo Calvino e Alessandro Manzoni. Il Metodo Twitteratura può essere utilizzato da chiunque voglia sperimentarlo con licenza Creative Commons 3.0 (Attribuzione – Non Commerciale – Non Opere Derivate).

 

 

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