Promessi Sposi: Renzo.

Manzoni presenta Renzo tramite un breve ritratto diretto all’inizio del cap. II, procurandoci una breve descrizione: «…Lorenzo, o come dicevan tutti, Renzo non si fece molto aspettare […]. Era fin dall’adolescenza, rimasto privo de’ parenti, ed esercitava la professione di filatore di seta, ereditaria, per dir così, nella sua famiglia […] Oltre di questo possedeva Renzo un poderetto che faceva lavorare e lavorava egli stesso, quando il filatoio stava fermo; in modo che, per la sua condizione, poteva dirsi agiato[…]. Comparve davanti a don Abbondio, in gran gala, con penne di vario colore al cappello, col suo pugnale dal manico bello, nel taschino dei calzoni, con una cert’aria di festa e nello stesso tempo di braveria, comune allora anche agli uomini più quieti…» Renzo è un giovane che, nato e cresciuto nel limitato ambiente del suo paese, conosce la vita solo nei suoi aspetti più semplici e consueti, cioè la fatica del lavoro e la forza degli aggetti; la prima affrontata con l’entusiasmo e il vigore dei vent’anni, l’altra intimamente sentita e tutta concentrata su un unico affetto.

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