nel paese di Valbrona c’è la tradizione che alla fine di gennaio bruciano il ginee. Il gineee è un fantoccio formato da tailleur vecchi, pantaloni, giacca e camicia, è tutto imbottito di cotone, per fare la faccia cuciono un pezzo di stoffa bianca rotonda, la riempiono di cotone.
Finito questo procedimento gli pitturano occhi, naso e bucano la bocca per inserire un pezzo di legno come pipa, a sua volta la testa la inseriscono sul collo attraverso un buco in cui gli inseriscono un pezzo di legno che c’è sotto la testa e sopra la testa gli mettono un cappello.
Alla sera del 31 gennaio lo legano su una scala di legno e lo portano in tutte le frazioni e la gente lo segue con in mano dei coperchi che vengono picchiati assieme e gridano;”le murginee”.
Finito il corteo in tutte e tre le frazioni vanno nell’area ricreativa dove viene posato sulla legna per essere bruciato. Prima di bruciarlo un signore di malsano legge una poesia in indialetto sul muginee. Dopo aver letto la poesia viene bruciato.
arrivato! bravo!