L’EDICOLA di NOVEMBRE. MANCANO UN PO’ DI FIRME. E quelli che mancano cosa stanno aspettando?

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A Valbrona va di moda il calcio

L’Inter club è un associazione che tifa per la squadra del cuore, ovviamente per la milanese Inter. Da qui prendono il nome le due squadre di calcio presenti a Valbrona: pulcini e allievi. La squadra dei pulcini è nata circa tre anni fa ed è formata da bambini che vanno dalla terza elementare alla prima media, mentre gli allievi vanno dagli undici anni in su. Quest’anno la squadra dei pulcini è allenata da Marino Sacchi, mentre per gli anni scorsi è stata allenata da Luca Fontana. Si allenano due volte alla settimana e ogni tanto alla domenica giocano contro altre squadre, mentre in altri fine settimana si dedicano ad altri sport (corsa campestre, nuoto, ping-pong, mountain bike). Loro giocano in un campionato C.S.I contro le squadre della provincia di Como. Il primo anno è stato di rodaggio perché i bambini sono partiti da zero non sapendo come giocare; lo scorso anno, invece, hanno sfiorato il primo posto in classifica e la stagione corrente è  cominciata molto bene. Gli allievi si allenano anche loro due volta alla settimana con un altro preparatore e giocano le partite di campionato la domenica: attualmente sono secondi in classifica e l’anno scorso hanno vinto il premio “fair-play”. Per far conoscere il calcio anche ai bambini più piccoli, è stato creato un gruppo di allenamento apposta per loro. Queste iniziative sono molto importanti perché aiutano i bambini e i ragazzi a trovarsi tra loro, creando così un gruppo affiatato con un obiettivo da raggiungere ma non solo: si evita in questo modo di lasciare i ragazzi in giro sulle strade.

Giulia Forni, Giulia Roncareggi, Sabrina Kouraogo III C Scuola Media Asso www.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

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Tutti al centro ricreativo-sportivo di Maisano

Nel paese di Valbrona si possono praticare molte attività sportive. Qualche anno fa l’amministrazione comunale ha creato un centro ricreativo-sportivo nella frazione di Maisano. Da allora sono partite diverse attività e quelle già esistenti si sono ampliate. Ad esempio, per quanto riguarda il calcio, dopo la ristrutturazione degli spogliatoi e la creazione di nuove tribune, si sono formate quattro squadre: una di adulti, una di allievi, una under-12 e una di pulcini. Tutte queste squadre sono iscritte al C.S.I. e alcune aderiscono anche agli sport alternativi: corsa campestre, ping-pong, nuoto, triathlon, mountain-bike e gimkana ginnica. Queste squadre sono molto forti; gli allievi hanno vinto il campionato e un torneo provinciale, mentre gli under-12, dopo un anno di sconfitte, hanno rinforzato la squadra e hanno vinto un trofeo e ottenuto un bellissimo secondo posto in campionato. La squadra degli allievi, inoltre, ha vinto una coppa per il fair-play perché durante il corso della stagione nessun giocatore ha ricevuto cartellini gialli e rossi. Questo significa che gli allenatori sono preparati e insegnano in maniera corretta lo sport ai ragazzi, facendoli innanzitutto divertire. Per chi ama il calcio, ma non vuole praticarlo a livello agonistico, è stato poi costruito un campetto in erba sintetica utilizzabile da tutti i minorenni gratuitamente. Per chi ha la passione del tennis è possibile praticare questo sport prenotando il campo. Infine, ultimamente, è stata aperta una palestra allestita con attrezzature sportive: pesi, cyclette, tapis roulant e con una porta da calcio.

Samuele Roncareggi III C Scuola Media Assowww.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

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Passeggiare sospesi al  JUNGLE RIDER PARK

Sono numerosi gli sport praticabili ad Asso nonostante le modeste dimensioni del paese; ho deciso di tralasciare i più comuni e descriverne invece uno ricco di adrenalina, divertimento e precisione. Non esiste un nome preciso per questo “sport” in quanto è un insieme di tecniche utilizzate nelle arrampicate e nell’alpinismo, esiste invece un centro dove può essere liberamente praticato, il Jungle Rider Park a Civenna. Il Jungle Raider è un parco d’avventura e divertimenti costruito sugli alberi: un percorso di abilità sospeso in aria, che si sviluppa tra tronchi, passerelle di legno, ponti nepalesi e liane che collegano un albero all’altro. È un modo nuovo di passare un giorno all’aria aperta, abbinando sport, divertimento e esercizio fisico alla natura e all’esperienza di stare in un bosco. Un’ attività sportiva alla portata di chiunque che richiede concentrazione, insegna a coordinare i movimenti, stimola il coraggio individuale e rafforza lo spirito di gruppo. Non è inoltre necessaria alcuna preparazione atletica particolare. La sicurezza del percorso è garantita da un’imbragatura da alpinismo assicurata a due moschettoni, tutto il materiale e le attrezzature fornite sono certificate a norma CE. Le istallazioni e l’equipaggiamento sono verificati quotidianamente dal personale addetto. Il parco è costituito da cinque percorsi con un livello d’impegno differente il cui grado di difficoltà è in funzione dell’altezza da terra del percorso e del tipo di collegamenti utilizzati per passare da un albero all’altro. Dopo la vestizione (imbracatura e casco), che avviene sotto la supervisione dell’istruttore, ci si trasferisce all’area “Briefing” dove si assiste ad una demo e dove si può acquistare dimestichezza su quattro piattaforme di prova. L’attraversamento del percorso avviene in autonomia sotto la costante supervisione da terra degli istruttori. Il percorso ARIA è adatto ai bambini di altezza superiore ai 120 cm ed è poco impegnativo; il percorso VENTO è adatto ai ragazzi di altezza superiore ai 140 cm ed è a tratti impegnativo. Il percorso TORNADO, per ragazzi e adulti di altezza superiore a 160 cm, e il percorso URAGANO, per ragazzi e adulti di altezza superiore a 160 cm, sono molto impegnativi. Il massimo del divertimento è il percorso TIFONE, progettato per ragazzi ed adulti di altezza superiore a 150 cm. C’è solo l’imbarazzo della scelta e invito ogni giovane ed anche adulto a provare questo tipo di attività sportiva che può giovare alla salute, sviluppare innumerevoli capacità e mischiare il divertimento all’abilità in un ambiente sano ed immerso nella natura.

Mattia Bosisio III C Scuola Media Asso www.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

 

 

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Attività a Rezzago 

Rezzago è immerso nel verde e la natura incontaminata  invita a tutti a rilassanti passeggiate che portano a varie mete come al Palanzone alla località Fornace. E per chi pratica camminate più impegnative e trekking, da Rezzago a Bellagio. Questa pratica sportiva è stata sfruttata dalla pro Rezzago che fin dalla sua nascita ha organizzato “La Tapasciada” una camminata di dieci km tra l’ombra degli alberi e i freschi ruscelli. Parte da Rezzago, va al Dos Maton, alla Fornace, al Pian delle Noci, a Caglio e percorre la strada vecchia per poi ritornare sul piazzale di S.Cosma a Rezzago.

Per tanti  rezzaghesi è desolante vedere il campo sportivo trasformato in parcheggio durante le manifestazioni, dopo tante fatiche e le ore impegnate per costruirlo nel tempo libero. Mio nonno diceva che nelle poche ore libere andava fino ai piani di Polema per giocare a pallone. Poi i ragazzi di Rezzago giocarono in piazza della Chiesa e “quante finestre rotte!”, organizzarono perfino tornei sul sagrato della chiesa di S.Cosma. Finalmente con l’avallo del comune si costruì il campo di calcio, quante partite, anche serali perché era l’unico della zona illuminato.

E adesso? I pochi ragazzi che praticano calcio vanno solo alla scuola-calcio. Esso che era lo sport dei poveri è diventato uno sport d’elite e praticato da pochi  nel nostro paese.

Nevicava tanto a Rezzago e ogni ragazzo si procurava un paio di sci in legno e si inerpicava fino ai Piani di Enco per battere la pista e compiere qualche sciata. Una pista più vicina al paese era dietro la chiesa di  S.Cosma: un pomeriggio intero per battere la pista e gli altri a sciare. Tantissimi hanno imparato a sciare lì, tra amici  e tra le varie insidie di campi coltivati, qualche stoppia di granoturco, qualche gelso, qualche mucchio di letame. Adesso nevica poco, battere la pista è faticoso, il paese offre solo passeggiate tra boschi e un campo di bocce aperto solo d’estate e frequentato solo da villeggianti.

Oggi i ragazzi hanno poco tempo libero, non hanno più la facoltà di uscire quando vogliono e di conseguenza si vedono poco con gli amici e in paese lo sport non è praticato.

Diego Binda III C Scuola Media Asso www.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

ALLEGATO FOTO tapasciada

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A Caglio tra Segantini e la Madonna di Campoè

Caglio è un piccolo paese della Valassina sotto i piedi del monte Palanzone. In questo paese non ci sono nè attività sportive nè società sportive. L’unico sinonimo di sport è camminare per il paese seguendo il percorso della mostra a cielo aperto con i quadri più noti di Giovanni Segantini. Questa mostra-percorso è stata attivata da tre anni a questa parte, e a preso il via dalle giornate di primavera del F.A.I. In pratica è una mostra a cielo aperto, composta da una decina delle opere più celebri di Segantini,  tra cui il quadro “Alla stanga”, dipinto proprio dal pittore durante il suo soggiorno a Caglio durato quasi un anno. Questa mostra si snoda tra vie, vicoli e piazzette del nucleo più antico di Caglio. È un percorso di circa un’ora di cammino nel piacevole borgo di montagna colorato, soprattutto in estate, da gerani e altri fiori appesi alle finestre. Sempre a Caglio si può visitare il Santuario della Madonna di Campoè che dista una mezz’ora, con passo tranquillo, dalla piazza principale del paese. Per arrivare al santuario si deva percorrere uno splendido viale di tigli che in autunno prendono uno splendido colore che va dal verde al giallo. Gli ultimi seicento/settecento metri prima di arrivare al santuario la strada è accompagnata da alcune capellette raffiguranti le stazioni della Via Crucis. Il Santuario è alla fine raggiungibile attraverso una scalinata in ciottoli, da dove si scorge – sul lato della  la grotta raffigurante la scena dell’apparizione 1557.

Marco Gilardoni III C Scuola Media Asso www.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

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Alla scuola di calcio di Sormano

Nel mio piccolo paese si svolge soltanto un’attività sportiva, la scuola di calcio il cui nome è “Monti di Sera”. Anch’io ho praticato per tre anni questa scuola, poi ho smesso perchè mi ero stancato. La scuola calcio è arrivata nel mio paese non molto tempo fa e io ho finito i tre anni di calcio tre anni fa. L’anno scorso hanno iniziato a fare scuola calcio anche per i più piccoli, a iniziare dai bambini di 8 anni. L’allenamento si svolge di solito in un giorno settimanale, dalle 17.30 alle 19.30, al campo di Sormano o al campo di Caglio; per fare il campionato con le altre squadre ci si sposta invece anche in altri paesi. Quando piove ci si allena nella palestra delle elementari di Sormano. Però quest’anno la scuola funziona soltanto per i bambini, perchè quelli più grandi poco alla volta non si sono più iscritti.

Giacopo Sala III C Scuola Media Asso

Io abito a Caglio un paese di montagna situato a 850 mt d’altezza in provincia di Como. Qui vi abitano 340 persone e di bambini e ragazzi sono una ventina con età compresa tra uno e tredici anni. I miei coetanei sono solo due e da qui si può capire siamo molto pochi per poter organizzare una qualsiasi attività sportiva; con sede a Sormano da quest’ anno c’è la polisportiva Monti di Sera a livello calcistico a cui partecipano bambini di età dai 6 agli 8 anni dei paesi di Caglio, Rezzago e Sormano. Essi frequentano due allenamenti a settimana e sono iscritti al CSI di Como, partecipando cosi a partite che si svolgono sul territorio Comasco. Io attualmente non frequento nessuna associazione sportiva ma non vedo l’ora di iniziare il laboratorio di Rugby presso la mia scuola.
Matteo Rusconi III C Scuola Media Asso www.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

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Magreglio e il sogno della pallavolo

Nel nostro paese, Magreglio, per fortuna esiste un centro sportivo dove vengono praticati vari sport: il calcio, il tennis, la pallavolo, la pallacanestro e la corsa. Oltre alle attività presenti al centro sportivo, il paese organizza: escursioni e gare di ciclismo per professionisti, soprattutto  grazie al Ghisallo. Dal 2009 esiste un’associazione calcistica chiamata Polisportiva Ghisallo, che si occupa appunto di  calcio; esiste  inoltre un’altra associazione  tra i paesi di Barni, Magreglio e Civenna,  che si occupa di Pallavolo; oltre a ciò è presente un’altra associazione per tennisti amatoriali.

Christian, tra queste associazioni,  privilegia quella che si occupa di pallavolo. Essa si prefigge di allenare, addestrare e far gareggiare, da prima tra di loro e poi con altre squadre di coetanei, i ragazzi dei nostri tre paesi, dagli otto ai tredici anni. Solo dallo scorso settembre si è iscritto anche lui a questa attività, ma sa già bene  le regole di questo gioco e conosce bene i compagni di squadra, coi loro pregi e limiti. Il suo allenatore, Giacomo, conosceva già tutti i ragazzi, attraverso l’oratorio estivo delle scorsi estati. Lui ha insegnato le postazioni mobili, cioè, volta per volta  assegna un compito e, ottenuto quello che chiedeva, li sostituisce a rotazione in modo da addestrare ciascuno di loro ad ogni ruolo: ricevitori, alzatori, battitori e schiacciatori. L’organizzazione di questa attività sportiva, ha portato a realizzare un sogno che di loro  ragazzi, che avevano  da lungo atteso. Perciò, i ragazzi, si mostrano puntuali e partecipi agli allenamenti, con loro soddisfazione, oltre a quella dell’allenatore. In particolare Christian, che già giocava a pallavolo con gli amici nel tempo libero. Pensava di non essere dotato per questo sport, ma ha scoperto di cavarsela abbastanza bene, come pure i suoi compagni di squadra, tanto che il loro allenatore pensa di farli giocare una partita amichevole contro i coetanei del Lecchese.

Insomma, finora questa si è rivelata un’esperienza veramente positiva per lui: oltre a i suoi limiti, ha individuato anche delle sue doti atletiche, ha imparato a organizzare il suo tempo pomeridiano e ha conosciuto meglio i suoi compagni di squadra sia sul piano “atletico”, sia sul piano amichevole. Quindi, lui mi ha fatto capire  che lo sport può essere un momento  importante della giornata, ma soprattutto della vita, sia per noi stessi, sia per stare meglio con gli altri, più serenamente e lealmente.

Giulia Tagliabue, Christian Gilardoni III C Scuola Media Asso www.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

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L’arrampicata valbronese e le gite del C.A.I.
A valbrona si svolgono molte attività sportive, quelle più praticate sono il calcio e il corso di arrampicata organizzato dal C.A.I. “Club Alpino Italiano” è un corso di escursionismo giovanile; esso è nato molto tempo fa, per essere più precisi nel 1863 da Quintino Sella. Questo corso comprende una serie di gite in montagna dove i bambini e i ragazzi accompagnati dai responsabili del corso e dai genitori possono giocare, imparare ad arrampicare, con attrezzature molto specializzate, e soprattutto imparano a conoscere l’ambiente della montagna e ad ammirare le sue bellezze ma soprattutto imparano a socializzare tra di loro e a divertirsi insieme. In totale le gite sono circa una decina a capo di queste gite ci sono degli arrampicatori esperti nello scalare. Ogni gita inizia in prima mattinata e termina il pomeriggio tardi, durante l’escursioni gli accompagnatori scelgono sempre il percorso meno impetuoso in modo che i bambini più piccoli non si facciano male; queste gite non si svolgono solo in montagna ma anche in luoghi come la collina ad esempio la gita che si è svolta vicino a Monte. A queste gite possono partecipare tutte le persone dai bambini agli adulti che siano iscritti al C.A.I. provando per la prima volta a scalare sulla roccia vera sempre seguiti dai responsabili dell’organizzazione; in ogni gita si può imparare qualcosa di nuovo come ad esempio la composizione di alcune rocce di tipo calcareo, i segnali che ti indicano i vari percorsi per non perdersi; e in alcuni luoghi si possono visitare musei dove possiamo ammirare i resti degli antichi Goti; conoscere i vari tipi di erbe e fiori che crescono a vari tipi di altezze. I principali punti di arrivo sono La Colma del Pian del Tivano, i Corni di Canzo, il Monte Barro ,dove si può visitare un piccolo museo sui resti degli antichi Goti e in fine la gita che tutti i bambini si aspettano è quella nel cuore delle Grignie per essere ancora più precisi al Rifugio Rosalba che si trova sulla punta della Grignetta. Questo è il percorso che si è svolto nell’anno 2010, secondo me è stata un’ottima iniziativa e spero che la ripropongano successivamente.

Carlo Acquistapace, Marouane El Ayoubi III C Scuola Media Asso www.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

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Il MotoClub di Civenna

Il moto club Civenna, ogni anno organizza un corteo per ricordare parenti, familiari o amici morti a causa dello sport riferente al motociclismo; è solito organizzare questa ricorrenza la prima domenica di Novembre. Questa, è la 49esima edizione, e viene considerata una prova generale per prepararsi al 50esimo. Questo importante giorno inizia alle 10:30 con una messa, a cui partecipano tutti i motociclisti, organizzata dal parroco di Civenna; la chiesa viene ornata con ghirlande, corone,fiori e addobbi riferenti alle moto. Partecipano anche personaggi di particolare importanza come il sindaco e gli alpini: il rappresentante di quest’ultimo gruppo è solito leggere un pensiero per ricordare i caduti. Successivamente ci si trova tutti al luogo chiamato “ Bellavista” dove il comune organizza un rinfresco per i motociclisti a base di torte e vin-brulet. In sala Gandola, invece, viene allestita una mostra fotografica, dove si espongono anche moto storiche. Per questa particolare occasione, Civenna tappezza i muri con striscioni di benvenuto, ma a causa dei pochi iscritti si è richiesta la partecipazione anche dei motociclisti di Erba e Bellagio.
Questa iniziativa la ritengo molto bella, è un’occasione per rendere omaggio ai caduti, con piccoli gesti, ma ottenuti con molto impegno da parte di tutto il paese.

Debora Faravelli  III C Scuola Media Asso www.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

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Il calcio a Asso è al femminile

  

Nel mio paese si svolgono poche attività sportive ma quella che ha dato risultati migliori a livelli nazionali è il calcio femminile. Il calcio è uno sport di squadra nel quale si affrontano altre squadre composte da undici giocatori usando un pallone sferico all’interno di un campo di gioco rettangolare con due porte. Il gioco è regolamentare da una serie di norme codificate e il suo obbiettivo è quello di segnare più goal dell’avversario, facendo passare il pallone fra i pali della porta avversaria. Il calcio è di origine arcaica e nacque in Inghilterra   nel XIX secolo e d’allora si diffuse in tutta Europa e in sud America e poi nel resto del mondo. La competizione calcistica più importante è il Campionato mondiale di calcio che avviene ogni quattro anni sotto il controllo della FIFA, il massimo organismo calcistico mondiale. La squadra di Asso è allenata da Stefania Bonanomi e Gianfranco Aceti questa squadra ha una tuta dai pantaloncini blu e la maglietta bianca, essa è formata da sole ragazze, nel 2005 questa squadra si è classificata in serie A e in anni precedenti in serie C. Quando questa squadra è andata in serie A si potevano trovare le figurine dei calciatori Panini con una foto di questa squadra la “Vallassinese”. Oltre a questa squadra femminile c’è anche quella   maschile “l’Assese” divisa tra quella dei piccoli i sei anni ai quattordici anni, e una squadra per i più grandi dai  quattordici anni e i diciotto anni, questi ragazzi sono allenati da Roberto Frigerio  che li allena nel campo sportivo dell’Oratorio di Asso, questi anno una divisa dai pantaloncini bianchi e una maglietta arancione con il cognome di ogni calciatore. A me piace molto il calcio infatti ogni tanto vado a vedere gli allenamenti di questi ragazzi. Però nel mio paese non ci sono solo questi sport, ma c’è anche la Bocciofila dove si può giocare a bocce e atletica.

Giorgia Salvo III C Scuola Media Asso www.www.blogscuoleasso.it/bloggiornalismo

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