http://www.scuoleasso.gov.it/inclusione/wp-content/uploads/2015/01/Il-Futurismo.pdf
Manifesto del Futurismo |
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È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il FUTURISMO perché vogliamo liberare questo paese dalla sua fetida cancrena di professori, d’archeologi, di ciceroni e d’antiquari. Già per troppo tempo l’Italia è stata un mercato di rigattieri. Noi vogliamo liberarla dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri. |
MANIFESTO TECNICO DELLA LETTERATURA FUTURISTA
Parti importanti:
1. Bisogna distruggere la sintassi disponendo i sostantivi a caso, come nascono.
2. Si deve usare il verbo all’infinito per dare il senso della continuità della vita.
3. Si deve abolire l’aggettivo, poiché suppone una sosta, una meditazione.
4. Si deve abolire l’avverbio, in quanto conserva alla frase una unità di tono.
5. Bisogna fondere l’oggetto con l’immagine che esso evoca con una sola parola.
6. Abolire la punteggiatura, per accentuare certi movimenti ed indicare le loro direzioni, si utilizzeranno segni della matematica ( +-x:=>< ) ed i segni musicali.
7. Deve esserci una gradazione di analogie sempre più vaste, in quanto l’analogia è l’amore profondo che collega le cose distanti e diverse.
8. Non vi sono categorie d’immagini, nobili o grossolane o volgari, eccentriche o naturali.
9. Bisogna abolire l’ordine, in quanto rappresenta l’intelligenza, e disporre immagini casualmente, in modo disordinato.
10. Sostituire la psicologia dell’uomo con l’ossessione lirica della materia.
Bisogna introdurre nella letteratura tre elementi che furono finora trascurati:
1. Il rumore 2. Il peso 3. L’odore
Bisogna abbandonare l’intelligenza per affidarsi all’intuizione in grado di avvicinarci al nuovo mondo delle macchine.
Analisi del testo:
I procedimenti tecnici.
La nuova letteratura futurista ha come presupposto la distruzione della sintassi. Vi è l’uso del verbo all’infinito, per comunicare il senso della durata. Vi è l’eliminazione dell’aggettivo e dell’avverbio con indicazione del sostantivo referente dell’oggetto, che esalta la consistenza materiale delle cose. I segni matematici usati al posto della punteggiatura.
Dall’analogia si passa ad una “gradazione di analogie sempre più vaste”. Dalla distruzione della sintassi si giunge alle “parole di libertà”. All’ordine dell’arte si contrappone disordine, un’estetica del “brutto”. All’intelligenza viene sostituita l’intuizione.
Il “peso” della materia.
Marinetti intende dare voce alla materia, e non alla psicologia. Vi è il tentativo di riprodurre il “rumore”, il “peso”, l’”odore”.
ZANG TUMB di Filippo Tommaso Marinetti
https://www.uclm.es/artesonoro/FtMARINETI/html/BOMBAR.html
ATTIVITA’ :
a) Individua quali elementi del Manifesto tecnico della letteratura futurista noti nel testo di Marinetti.
b) Componi anche tu una poesia in libertà e una poesia visiva
GOVONI
PARAFRASI
Il Palombaro è una poesia visiva e rappresenta una serie di disegni “a tema” tracciati con linee intenzionalmente infantili corredati commenti e scritte con calligrafia da scolaro.
Il testo è costituito dalle parole e descrizioni che fanno da commento alle immagini; in sostanza si tratta di analogie disegnate. Parole e disegni sono disposti in modo da creare la sensazione di un movimento ondulante, per ricreare la sensazione di essere in un fondale marino, e conferire all’ambiente sottomarino una scenografia vibrante di vita.
La poesia racconta l’immersione di un Palombaro nell’animato mondo sottomarino.
Secondo i canoni futuristi, e la consuetudine di Govoni, abbondano metafore e analogie, per citarne alcune:
- la medusa viene definita “ombrello di mendicante”;
- i rametti di corallo vengono definiti “primavera metallizzata dei coralli”;
- l’oloturia è il “sacco verminoso di cenciaiuolo”;
- l’attinia (chiamata anche anemone di mare) viene indicata come il “ceppo insanguinato dove lasciarono i capelli serpini le sirene decapitate”;
- il Palombaro, munito di accetta, viene definito in vari modi: dapprima uno “spauracchio”, un “burattino inteso a divertire i pesci”, un “acrobata profondo”, ma poi diventa un “becchino mascherato che ruba cadaveri d’annegati”, “assassino ermetico”, “boia sottomarino”. E’ quindi una presenza minacciosa e ostile collegata con l’esterno tramite quella che viene definita una “lenza”, un “cordone ombelicale”, proveniente dalla superficie del mare.
- Questo componimento fa parte della raccolta “Rarefazioni e parole in libertà” che esce a Milano nel 1915 per le edizioni di “Poesia“, in essa sono raccolte 4 poesie visive e una serie di tavole parolibere, tecnica che costituisce uno dei cardini della poetica futurista. E’ considerata la raccolta più futurista di Govoni ed è dedicata a Marinetti.