Tutti gli articoli di tommy

Se potessi esprimere tre desideri

Chissà che bello se potessi esprimere tre desideri!

62949232_1-Foto-di-affettuosi-cuccioli-di-cane-inglese-toro-per-la-tua-famigliaIl primo che mi viene in mente sarebbe quello di avere un cane che chiamerei Billi,con lui  farei delle lunghe passeggiate e gli lancerei delle palline per farlo divertire.

Chiederei anche di poter provare il divertimento di giocare con mio fratello:potrei fare delle bellissime passeggiate in montagna , potrei giocare a nascondino tutto il giorno cosi  da divertirmi .

Potrei anche chiedere di far parte di una squadra di pallavolo cosi potrei giocare con le mie amiche allo sport che mi piace.

E sì sarebbe proprio bello poter realizzare i miei desideri!

                                                               Camilla C. scuola primaria di Valbrona

Il mio amico a quattro zampe

Il mio amico  a quattro zampe è un gatto meticcio di tredici anni che si chiama Micia.

Ha il pelo morbidissimo e di quattro splendidi colori:marrone,bianco,rosso e nero.

Il naso è di un rosa pallido e sempre umido e insieme agli occhi verde pistacchio ti viene voglia di coccolarla tutto il giorno.

Di per se è gia grosso e quando la prendi in braccio devi stare attento a non farla cadere.  

È un gatto molto affettuoso che ama riposare nei fiori di mio papà per non essere disturbata e a volte è costretta ad andare a dormire nella mia camera in ricerca della tranquillità.

Vista la sua calma non mi ha mai graffiata in dieci anni di vita.

Quando vuole invece ama farsi coccolare.

Non dimostra i suoi tredici anni soprattutto quando gioca con piccole palline di gomma per tutta la casa.

Fuori dalle mura di casa sembra un altro animale:se provi a prenderla in braccio lei scappa come se non ti riconoscesse.

Se arrivano ospiti gli si struscia sulle gambe solo per ottenere un po’ di cibo.

Sicuramente avrà anche i suoi  difetti ma per me è il gatto migliore del mondo.

 

 

                                                                           Elisa C. scuola primaria di Asso

Pierino e le parole

La maestra chiede a Pierino:”Come si scrive errore?”

E Pierino le risponde:”Si scrive con due R altrimenti che errore sarebbe?”

Richiesta al Signor Sindaco

Egregio Signor Sindaco,

volevo parlarle di un grave problema che coinvolge e riguarda tutti i ragazzi,le ragazze e me ormai da troppo tempo.

Come Lei penso sappia,qui ad Asso i centri sportivi hanno veramente pochi campi d’intrattenimento e d’interesse. Per giunta sono tenuti molto male e quelli tenuti meglio sono completamente vuoti perché i giochi praticabili su di essi sono veramente noiosi.

Qualche tempo fa ero andato in un centro sportivo a Cantù e ne avevo ammirato la sua bellezza per molto tempo.

Esso possedeva due campi da calcio in erba stupendi,campi da basket,beach volley ,giochi,piscine e scivoli per i più piccoli.

Quindi le faccio una richiesta che farà tornare la sua fama tra i ragazzi:crei anche lei un centro sportivi ben organizzato con dei volontari che lo controllino.

Se i volontari non ci fossero potremmo benissimo controllarlo noi.

Grazie per la sua attenzione.

   

                                                  Thomas Canali cl. IIa

Come ci influenza la pubblicità

Negli spot,sulle riviste o nei canali tv appaiono delle pubblicità che impongono a noi stili di vita diversi.Spesso ci facciamo influenzare da esse anche perchè promettono la felicità e il benessere.
Spesso si acquistano questi oggetti,o perchè si vedono indossati a personaggi famosi o perchè si ha paura di essere giudicati male dagli altri se si acquista un oggetto fuori moda.

Per me esistono due tipi di pubblicità. Continua la lettura di Come ci influenza la pubblicità

Lite per il computer

Caro diario,

volevo raccontarti una particolare lite che ho avuto con mia sorella qualche tempo fa.

Premetto che mia sorella è una persona dal carattere molto forte,che vuole sempre aver ragione lei e non vuole mai convincersi che non può sempre aver ragione lei.

Spesso le nostre liti sono senza senso.

Per esempio,un lunedì mattina,toccava a me utilizzare il computer.

Era un lunedì di festa ed eravamo a casa da scuola e la sera prima ero andato a letto in un orario abbastanza inadatto per le mie ore di sonno e mi sembra ovviocce la mattina successiva  mi sia svegliato tardi.

Appena mi sveglio e vedo lei che utilizza e,dopo aver fatto una veloce colazione,gli chiedo cortesemente:”Potresti farmi usare il computer?”e lei,stranamente,mi dice tranquillamente:”Aspetta un attimo!Finisco di vedere una cosa e te lo passo”.

Però,dopo mezz’ora è ancora lì ad usarlo e m’incomincio a incavolarmi e le dico cortesemente:”Puoi passarmi il computer?”

Lei,per tutta risposta,si mette a gridare e si mette a picchiarmi.

Beh,picchiarmi è una parola grossa…

Subito dopo la discussione viene sedata e finisce tutto lì.

Spero di aggiornarti quando mia sorella smetterà di essere testarda …cioè mai.

                                                                             Thomas Canali cl. IIa

La cucina norvegese

La cucina norvegese, fin dalle sue origini, ha fatto affidamento alle materie prime disponibili in natura, quindi fa particolare utilizzo di carni derivanti dalla cacciagione e dalla pesca. In Norvegia la prima colazione è costituita da un ricco buffet (dolce/salato) con caffè lungo. Il pranzo è molto veloce, in genere, a base di smørbrød (tartine assortite a base di pesce, verdure e salse) o di panini fatti in casa (matpakke). La cena è il pasto principale, e viene consumata molto presto, di solito è formata da un antipasto, una portata principale e dal dolce. Tra le bevande, la più consumata è la birra (Øl). La cucina norvegese si basa principalmente su piatti a base di pesce, in particolare: il salmone, le aringhe, i gamberi, le trote, lo sgombro e il merluzzo. Il pesce viene per lo più servito affumicato, marinato, lessato o come ingrediente di zuppe e brodi. Molto comuni sono anche i piatti a base di carne di montone, maiale, agnello, alce o renna. Sono molto diffuse le carni essiccate o affumicate (spekemat) servite spesso con il Lefse, il pane a base di patate norvegese, un pane sottilissimo e croccante, anche le salse sono molto utilizzate. Tradizionale è il Koldtbord un buffet freddo a base di pane nero, salse, carni, pesce, insalate e frutti di bosco. Il piatto nazionale norvegese è il salmone affumicato (Røkt laks), esso viene generalmente affiancato con uova strapazzate, aneto e mostarda. Il salmone viene anche preparato in vari altri modi: fresco lessato, servito con salse, alla griglia oppure marinato. Il Rakfisk (trota fermentata) è un altro piatto tipico del paese. Tra i formaggi, caratteristici per il loro aspetto cremoso, il formaggio bruno di capra (Geitost) e un tipo di panna acida che accompagna diversi piatti. Deliziosi sono i dessert: creme, torte, budini, e i frutti di bosco: i mirtilli, le fragole, i lamponi, le more e il classico lampone artico (Multer). Tra le bevande tradizionali ci sono l’acquavite (akevitt) e l’eccellente birra locale.

Thomas Canali cl.IIA

Curiosità sulla Danimarca

Il 7,7% dei Danesi si chiama di cognome Jensen, il 7,3% Nielsen, il 6,2% Hansen seguiti nell’ordine daPedersen e Andersen e giù fino al 20° posto in cui troviamo il primo cognome senza il suffisso -sen che significa figlio.

Per aver fortuna nel nuovo anno allo scadere della mezzanotte si fanno sette inchini rovesciando il contenuto delle tasche per terra e pronunciano una formula magica: “Annuncia la fine del vecchio, annuncia l’inizio del nuovo, annuncia l’usura del falso, annuncia l’ingresso del vero”.
È un buon segno trovare una catasta di piatti rotti davanti alla vostra porta. I vecchi piatti si conservano tutto l’anno per poi lanciarli contro le case dei propri conoscenti.

A Pasqua, in Danimarca, la tradizione vuole che tutto sia colorato di giallo, dalle candele alla tovaglia, mentre le case vengono decorate con rami fioriti e uova dipinte.
Tradizioni antiche usavano, per l’inizio della Settimana Santa, a dimostrazione del rispetto a Gesù ed alle sue sofferenze, mettere al posto dei batocchi di metallo dei batocchi in legno nelle campane delle chiese per attutire il suono.
Durante la notte tra la vigilia e Pasqua i genitori nascondono le uova colorate attorno alla casa, che i bambini cercano e raccolgono il mattino seguente.

Thomas Canali cl.IIA

Piatti tipici islandesi

hakarl

La cucina Islandese non è certamente tra le più conosciute. Tra le “leccornie” islandesi segnaliamo:
– lo skyri, un prodotto simile allo yoghurt a base di latte pastorizzato e batteri, dalle origini molto antiche;
– l’hákarl, carne di squalo putrefatta tenuta sepolta anche sei mesi perché sia decomposta a sufficienza;
– l’hrútspungur, testicoli di montone tenuti a bagno nel siero di latte e poi pressati fino a formare una torta,
– lo svid, testa di pecora (completa di occhi) bruciacchiata, segata a metà, bollita e mangiata fresca o in salamoia;
– lo slátur, un miscuglio di frattaglie di pecora insaccate in un budello e poi bollite.

La bevanda tradizionale islandese è il brennivín, una sorta di superalcolico ottenuto dalle patate e aromatizzato con cardi.

Thomas Canali 2 A

Cosa mi aspetto da quest’anno scolastico

Io da quest’anno scolastico mi aspetto molte differenze dal mio primo anno di scuola alle medie.
Le differenze innanzi tutto riguardano i compiti che sono più difficili e lunghi,c’è la nuova prof. Giorgi di tecnologia che ha un carattere differente dal nostro ex professore Fazio che è andato in pensione:è molto severa e vuole i lavori precisi e fatti bene e quindi mi dovrò impegnare molto per ottenere buoni risultati e voti.

Poi abbiamo cambiato anche il prof di ginnastica ma mi sembra,dopo una prima impressione una persona molto brava e competente.

Per il resto non mi sembra che niente sia cambiato apparte le difficoltà per il secondo anno ma mi aspetto un altr’anno molto impegnativo,divertente in cui potrò imparare molte cose nuove e amicizie ancora più belle.

  Thomas Canali cl. IIa