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Ho vinto un viaggio fantastico!

Quell’ anno ho proprio fatto un viaggio fantastico.

Io e i miei familiari quell’ anno andammo per la prima volta al mare in Puglia.

Era un giorno come tanti quando, quella sera, andammo alla tombolata del mio paese; mia madre comprò cinque biglietti e… vincemmo il secondo premio: un viaggio in Puglia.

La settimana dopo prendemmo l’ aereo a Milano, e dopo due ore d’ aereo arrivammo a Bari.

Successivamente salimmo sull’ autobus che ci portò in un piccolo hotel in riva al mare.

 Il pomeriggio stesso andammo alla spiaggia e noleggiammo un pedalò.

In quella settimana mi divertii un mondo.

 

                                                                                                           Eleonora B.

                                                                                               Scuola primaria di Sormanopuglia

Quella volta l’ho combinata proprio grossa…

L’anno scorso ero in quarta elementare e mi è capitata questa cosa. Quel giorno ero particolarmente arrabbiato con tutti.
Durante la ricreazione stavamo giocando,quando, ad un certo punto, ho visto un mio compagno di classe che veniva picchiato da altri miei compagni. Allora per aiutarlo ho cercato di portarlo via da lì però, per sbaglio, l’ho sbattuto contro il muro e gli ho rotto l’orologio. Quando sono tornato a casa ero preoccupato e non volevo dire niente a mia mamma. Alla fine mi ero convinto e le ho detto tutto. Ho sentito una predica terribile, però il giorno dopo ho chiesto scusa al mio compagno.

Alessandro Roncareggi

lettera formale

Egregiosignore,                                                                                 Magreglio 23\5\2012
io sono il suo gatto Fufi che, ogni giorno,verso le due e mezza del pomeriggio deve nascondersi per via di Suo figlio,Marco.
Egli, quando torna a casa da quel posto che Lei chiama <scuola>, inizia a torturarmi: tirandomi la coda, strappandomi il pelo,staccandomi i baffi per il resto della giornata. Io non so se lo faccia per cattiveria o per sembrare potente agli occhi degli altri ragazzi,perciò spero che prenda qualche provvedimento, contro Suo figlio. Se però Lei non lo farà, mi costringerà ad andare dalla polizia e a denunciare Suo figlio, perché in Italia maltrattare un animale è un reato punibile con una multa salata. Quindi io spero che Lei mi aiuterà, contro il comportamento scorretto di Suo figlio.

Il Suo gatto Fufi

Il sole di mezzanotte

In prossimità del solstizio estivo, a causa dell’inclinazione dell’asse di rotazione della Terra, a latitudini superiori a 66° il Sole non scende mai sotto l’orizzonte, e quindi non cala mai la notte. I paralleli 66° Nord e Sud, che delimitano le regioni in cui si osserva questo effetto, vengono chiamati circoli polari. D’inverno si verifica un fenomeno che è chiamato notte polare. Ci sono tuttavia delle regioni in cui si ha il sole di mezzanotte: perché sia buio, il Sole deve essere 12° sotto l’orizzonte, altrimenti si vede la luce del crepuscolo. La notte polare non è quindi osservabile in Europa. Dato che l’asse terrestre è inclinata di 23°, in estate il Sole non tramonta alle latitudini elevate. La durata del giorno polare, cioè del periodo in cui il Sole non tramonta mai, varia da ventiquattro ore al circolo polare, centottantasei giorni ai poli.                

                                                                                                             Paolo Villa

                                                                                                                                  

                                                                                                                                 

La Sirenetta della Danimarca

La statua della Sirenetta è una scultura bronzea alta 1,25 m e dal peso di 175 kg, situata all’ingresso del porto di Copenaghen, simbolo della città.
La statua fu commissionata nel 1909 da Carl Jacobsen, figlio del fondatore di Carlsberg, Fu realizzata dallo scultore Edward Eriksen e mostrata per la prima volta al pubblico il 23 agosto 1913. Eriksen usò sua moglie Eline come modella. Il 24 aprile 1964, alcuni artisti del movimento situazionista, tra cui Jørgen Nash, segarono e sottrassero la testa della statua; non venne mai ritrovata, e dovette essere sostituita con una copia. Nel 1990, un nuovo tentativo di segare la testa della statua provocò un taglio profondo 18 centimetri nel collo della Sirenetta. Si è deciso quindi di rimpiazzarla con una nuova sirenetta identica ma costituita da un unico blocco metallico lavorato. Il 6 gennaio 1998 la testa fu nuovamente rimossa, ma questa volta fu riconsegnata (in forma anonima) e rimessa al suo posto il 4 febbraio. La statua è stata più volte imbrattata di vernice, e l’11 settembre 2003 è stata addirittura sradicata dalla roccia che le fa da piedistallo, forse per mezzo di una piccola carica di dinamite.

I geysir islandesi

Il geyser sono delle eruzioni periodiche che creano degli spruzzi di acqua calda e vapore. Il nome geyser deriva da Geysir che è il nome del più noto geyser islandese. Essi sono una manifestazione del vulcanismo secondario, che si ha quando è presente una caratteristica struttura a sifone. In essa ci sono rocce permeabili, nelle quali circola l’acqua, dirette prima verso il basso e poi verso l’alto. Tra i geyser più famosi vi sono quelli situati in Islanda ove vi è il Gran Geyser, che ha dato universalmente il nome al fenomeno, con getti alti da 30 a 40 metri. Cominciò la sua attività nel XIV secolo per cessare all’inizio del XX secolo. È ancora attivo il vicino Strokkur i cui getti di acqua fredda raggiungono i venti metri: hanno una frequenza di circa cinque/otto minuti (fino al primo pomeriggio) e i salti dell’acqua possono essere spettacolarmente due o tre. Intorno al sito si trovano altre sorgenti di acqua calda, il Piccolo Geysir.

I geysir si trovano anche in altre sette zone:

1 L’Islanda

2 La zona di Taupo, (North Island, Nuova Zelanda)

3 La penisola di Kamčatka, (Russia)

4 La zona di El Tatio (Cile)

5 L’isola di Umnak sulle isole Aleutine (Alaska, Stati Uniti)

6 Fra i deserti e le lagune di Potosí (Bolivia)

7 Il parco nazionale di Yellowstone (Wyoming, Stati Uniti)

 

Il Milione

Il Milione fu scritto da Marco Polo. Il nome del libro deriva dal soprannome di Marco chiamato così per i beni posseduti dal gran Khan di Kubilai.

Il Milione fu scritto in d’oïl (una dialetto da cui nacque la lingua francese) o anche in lingua latina.

Però l’originale è andato perduto e molte edizione copiate dall’originale sono in conflitto tra di loro.

Il Milone parla dei popoli orientali e dei suoi viaggi . Lo scopo di questo libro è far conoscere ai popoli Europei le descrizioni dettagliate dei viaggi di Marco polo e le genti di quei posti. Questa è l’opera che segna il passaggio dalla cultura geografica del medioevo (quasi esclusivamente Europea) a quella dell’età moderna (aperta a tutto il mondo).

Il Milione ebbe subito un successone, anche se non esisteva ancora la stampa.     

                                                                                                                   Paolo Villa                                                                                                                                    

L’invasione degli zombi

C’era un ragazzo che si chiamava Mark e si trovava in un cimitero, di sera a portare dei fiori a suo nonno.

Stava uscendo dal cimitero, quando vide un cancello addobbato con dei teschi umani. Mark, aprì le porte e vide delle anime girare lì dentro, così per paura chiuse immediatamente il cancello e andò a casa. Ma, durante la notte, le anime presero forma, trasformandosi zombi e perché Mark non aveva chiuso bene il cancello.

Il pomeriggio, del giorno dopo, guardò il telegiornale e disse che c’era un’invasine di zombi.

Mark pensò che erano usciti dal cancello della sera scorsa.

Allora usci subito di casa e incontrò un cavaliere che gli diede una spada infuocata che gli sarebbe servita per uccidere gli zombi e lui accettò.

Arrivato al cimitero, trovò ancora il cavaliere che gli disse: <<Dovrai superare cinque livelli e per passare al livello successivo dovrai uccidere tutti gli zombi che ti si presenteranno davanti e poi entrare in un teletrasporto, che comparirà dopo aver ucciso tutti i mostri>>.

Mark iniziò e con la spada li bruciò e li tagliò tutti. Passò al 2° livello, i mostri aumentarono ma li uccise tutti. Passò all’ultimo livello, trovò uno zombi alto 2 metri e il cancello. Iniziò a combattere contro lo zombi, che prese una mazza trovata vicino ad un albero, Mark gli tagliò un braccio poi l’altro braccio dopo o trafisse con la spada.

Vide il cancello con dentro un milione di altre anime, che stavano uscendo e così correndo velocissimo verso quello e riuscì a chiuderlo, con un lucchetto che si era portato da casa.

Finita la battaglia, arrivò il cavaliere, Mark gli ridiede la spada e il guerriero se ne andò, mark vide il cancello chiuso e così tornò a casa.

                                                                                                 Paolo Villa

Gengìs khan

Gengìs Khan (significava imperatore universale) è stato nominato il più grande imperatore della storia, era l’imperatore dei mongoli, parenti stretti degli unni.

Gengis addestrò un esercito fortissimo, prese idea dalla tattica mongola: cavalcare al galoppo contro il nemico,quando arrivati a tiro, girarsi velocemente facendo credere di scappare, poi voltarsi di colpo e colpirlo con l’arco. Ogni guerriero aveva di fianco a se quattro cavalli, così quando si stancava uno si saltava su quel altro. Anche le donne avevano un ruolo importante nella battaglia, prendere le punte di ferro sulle frecce dai corpi nemici solo feriti, perché il ferro era raro nell’antichità.

Grazie a Gengìs i mongoli riescono a conquistare la Cina e a saccheggiare la via della seta.

                                                                                                    Paolo Villa

Il mio fantastico astuccio

Il mio astuccio è di forma rettangolare, di colore rosso e nero come la mia squadra del cuore: il Milan.

E’ formato da tre parti: la prima contiene una colla,  un temperino che ho dalla III elementare,  una gomma che ho comprato a ottobre,  una forbice che dalla IV elementare,  un righello di un anno fa e uno nuovo,  una penna rossa che ho comprato a inizio anno scolastico,  una nera a gel non cancellabile che ho comprato a novembre per un disegno di artistica, una penna blu cancellabile che ho dalla IV elementare, un bianchetto  che mi hanno regalato a Natale e delle mine per il mio porta mine.

Nella 2° tasca ci sono diversi pennarelli.

Nella 3° tasca ci sono i pastelli che ho dalla V elementare però mia mamma ha detto che me comprerà degli altri.

Il mio astuccio è di plastica e ha tre cerniere.

Mia mamma ha comprato in Liguria l’astuccio e me lo ha regalato quando ho finito la scuola elementare, perché avevo una bella pagella.

Villa Paolo