Mappe concettuali LA RIVOLUZIONE FRANCESE.
QUIZ SULLA RIVOLUZIONE FRANCESE
http://www.studenti.it/test/scuola/quiz-di-verifica-sulle-conoscenze-della-rivoluzione-francese/122143 (APRI LINK)
IN SINTESI
La Rivoluzione francese scoppia nel 1789 e termina nel 1799.
Vigilia della rivoluzione
Nel 1789 in Francia la popolazione era divisa in:
- nobiltà,che aveva il monopolio delle cariche pubbliche e numerosi privilegi economici e fiscali
- il clero
- il terzo stato composto da borghesi, commercianti ed artigiani, proletariato urbano e contadini, che era lo strato più numeroso e vario della popolazione.
Dopo il 1781 l’antico regime entra in crisi a causa di difficoltà finanziarie (dovute alle forti spese per la partecipazione alla guerra di indipendenza americana).
Viene proposta una riforma economica che però intaccava i privilegi dei nobili e del clero. Questi, per contrastare tali riforme, costringono il re Luigi XVI a convocare gli Stati Generali.
Gli Stati Generali erano un’assemblea in cui ogni ordine sociale (nobiltà, clero e terzo stato) doveva avere un numero eguale di deputati, ma il terzo stato chiede ed ottiene di avere un numero doppio di rappresentanti per riuscire contrastare le votazioni di nobiltà e clero che spesso andavano a coincidere (mantenendo così i propri privilegi a discapito dei ceti meno abbienti)
Votazione a testa o per ordine?
Però, se il re concesse che il Terzo stato avesse un numero di rappresentanti doppio, l’aristocrazia ottenne che le votazioni negli Stati generali dovessero avvenire “per ordine” e non a testa: in altre parole, a ogni “stato” toccava un voto e quindi la nobiltà e il clero avrebbero avuto in ogni caso la maggioranza.
La questione andò avanti per più di un mese.
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Il Giuramento della Pallacorda |
Il giuramento della Pallacorda
Il Re, appoggiato dai nobili, non prendeva una decisione sulla questione del voto, così i deputati del terzo stato si riunirono nella sala dellaPallacorda dove giuraronodi dare una Costituzione alla Francia.
Il Clero e 47 membri della nobiltà si unirono a loro formando l’Assemblea Nazionale Costituente. Luigi XVI sconfitto sul piano politico, decise di ricorrere alla forza, ma la borghesia reagì e, con l’aiuto delle classi popolari, il 14 luglio assale e conquista la Bastiglia simbolo del dispotismo del regime assoluto.
La rivoluzione
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Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo del Cittadino |
Il 26 agosto 1789 venne promulgata laDichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del cittadino che era la premessa della Costituzione del 3 settembre 1791. Il re però non approva i decreti della Assemblea Costituente ed il popolo si mobilita di nuovo marciando su Versailles e costringendo il re a trasferirsi a Parigi.
Giacobini, Foglianti e Cordiglieri
A questo punti si verificò una scissione all’interno dell’Assemblea che diede inizio ad una serie di differenziazioni dei gruppi borghesi: i Giacobini, guidati da Robespierre, avevano atteggiamenti più avanzati, i Foglianti, con a capo La Fayette, erano più moderati, al centro vi erano i Cordiglieri con Danton e Marat.
La Costituzione
L’Assemblea Costituente comincia a redigere la Costituzione che fu approvata nel 1791. Nacque così la prima monarchia costituzionale francese, fondata sulla separazione dei poteri.
Il potere di fare le leggi e di dirigere la politica generale del paese passò all’Assemblea legislativa, composta di 745 deputati eletti ogni due anni. Al re spettava la nomina dei ministri e il diritto di sospendere una legge approvata dall’Assemblea, ma per non più di quattro anni. Il sovrano non poteva sciogliere l’Assemblea, né dichiarare guerra, né firmare trattati di pace. Il potere giudiziario fu affidato alla magistratura, indipendente in quanto eletta. Il diritto di voto fu riservato solo agli uomini al di sopra dei 25 anni che pagassero tasse elevate, una soluzione che accontentava la borghesia mentre lasciava insoddisfatti i ceti popolari.
I beni ecclesiastici furono incamerati e venduti ed i preti dovettero giurare fedeltà alla Costituzione come dei pubblici funzionari.
Amministrativamente la Francia venne divisa in 83 dipartimenti divisi in distretti e cantoni con ampi poteri.
La fuga e la condanna del Re
Intanto il re aveva tentato di fuggire e Austria, Prussia e Russia si erano alleate contro la Francia (temevano lo scoppio di analoghe rivolte nei loro paesi!) che reagì alla sfida dichiarando la guerra (1792).