L’Amazzonia in 10 domande. Intervista a Aldo Lo Curto, medico volontario itinerante

1) Da Rio a Belem, da Belem ad Altamira, da Altamira agli otto villaggi Indios, lungo il fiume Xingu. Quanti chilometri di viaggio in tutto? Quanti giorni impieghi per arrivare nei villaggi?E’ un viaggio costoso e che comporta molti rischi e pericoli?
Quanti km? E chi lo sa? Dall’Italia so che ce ne sono 9000 da Milano a Rio, 6000 da Rio a Belem,1500 da Belem a Altamira, poi in motoscafo lungo il fiume Xingu circa 150 km… fate voi la somma… 5 giorni di viaggio come minimo…molto costoso, circa 2000 euro, e molto rischioso,specialmente nella parte del viaggio sul fiume (anaconde, piranhas, pesci elettrici, rapide da risalire…)
 

2) Hai detto che i villaggi nella foresta che ti aspettano sono otto. Ce ne sono solo otto, lungo il fiume Xingu, di villaggi? Quanti giorni ti fermi in ogni villaggio? Gli abitanti dei villaggi ti stanno aspettando? Perchè proprio queste otto tribù? Come hai fatto a sceglierle?

I villaggi lungo il fiume Xingu sono almeno 50. Io ne visito di solito otto, ma in caso di emergenza anche di più…o con il motoscafo o con un piccolo aereo che pero parte da Altamira, quindi devo ridiscendere in città, e decollare da lì… in ogni villaggio resto 3-4 giorni… loro sanno che sto arrivando, perche sono trascorse 12 lune piene (un anno)… le otto tribù sono quelle che all’inizio il governo Brasiliano mi ha chiesto di visitare perchè erano le più lontane e nessun medico brasiliano voleva spingersi fin lì, col rischio di naufragare e finire in pasto ai piranhas, o col rischio di un morso di serpente velenoso (serpente CORAL), oppure rischiando di ammalarsi di malaria, causata dalla puntura delle miriadi di zanzare…

 3) Quando sei nella foresta, dove dormi? Com’è la tua vita nel villaggio indios?
Dormo nell’amaca, protetto da una zanzariera; al mattino visito gli indios malati che vengono nell’infermeria dove dormo, mentre nel pomeriggio giro tutte le capanne per vedere se ci sono malati che non possono camminare… gli indios vanno a caccia e a pesca e quando tornano, in cambio del mio servizio volontario, mi danno qualche pesce o dei pezzi di carne di selvaggina…
4) Gli Indios degli otto villaggi che ti aspettano si conoscono fra di loro? Sono tribù amiche?
Le otto tribù si conoscono tra loro, ma parlano otto lingue diverse e non sono molto amiche, a causa di guerre che ci furono tra loro nella passata generazione, per difendere il loro territorio. Questo e’ un problema,quando devo trasportare un malato grave in città e durante il lungo viaggio devo fermarmi col malato in un villaggio ostile per lui… cosi lo custodisco io in infermeria e ripartiamo il giorno dopo…
5) Quali sono le malattie di cui soffrono di più gli Indios? A che cosa sono dovute? Che ruolo ha lo sciamano nella cura dei loro mali? Il loro sciamano come ti considera e ti accoglie?
Le malattie più frequenti sono la malaria, i morsi di serpente, le ferite dovute allo spostamento in foresta per la caccia,
dove le piante spesso sono piene di spine… lo sciamano cura con le piante medicinali della foresta nello stesso tempo prega per il malato, e’come un medico e un sacerdote nello stesso tempo… lo sciamano di ogni tribù, in generale mi accoglie con diffidenza all’inizio, ma quando vede che non riesce a guarire il malato viene a chiedermi collaborazione e io cerco di collaborare con lui usando farmaci che porto con me e che a volte risolvono la situazione ,ma anche cosi io do
il merito a lui così non si sente sorpassato… questo fa si che si diventi amici…

6) Se noi fossimo Indios, quale sarebbe la nostra giornata tipica?

Se foste indios, i maschi andrebbero a caccia e pesca; le donne cucinerebbero, farebbero artigianato, ornamenti e si
occuperebbero dei bambini, preparerebbero da mangiare.

7) La vernice per il corpo come la producono? Quali sono i loro colori preferiti? I colori sono legati ai diversi momenti della loro vita sociale?

Le pitture corporee sono fatte con colori vegetali- Il rosso viene da un frutto che si chiama urucum (Bixa Orellana), il nero da un altro frutto che si chiama jenipapo (genipa americana), restano sulla pelle qualche giorno poi scompaiono pian piano… Chi disegna e’ la donna e ogni donna conosce a memoria una cinquantina di disegni diversi che spesso non sono solo per abbellire il corpo, ma anche per informare la comunità (pittura di donna gravida, pittura di donna che ha appena partorito, pittura di uomo che sta andando a caccia di giaguaro, pittura di lutto, etc. etc.).
8) Tutte le tribù indios  hanno ‘dilatatori’ al labbro inferiore e all’orecchio? Che cosa rappresenta per loro questa forma di decorazione del corpo?
Il disco labiale di solito è del capo tribù o dello sciamano, di coloro cioè che sanno parlare e tacere al momento opportuno… tuttavia in alcune tribù, la dilatazione del labbro e del lobo auricolare è solo un aspetto di estetica e non ha significato.

9) Qual è per un Indios la conoscenza del mondo esterno e lontano da lui?

 

Loro pensano che tutto il mondo sia piano, e non rotondo, che sia tutto ricoperto di foresta, non hanno idea di cosa sia il mare o l’oceano.

10) Sono popolazioni che vivono in armonia con la natura? Quali sono i problemi a cui devono far fronte giornalmente?  Qual è la loro concezione della vita?

Gli indios vivono in armonia con la natura, pensano che tutti gli elementi del creato sono esseri viventi… così spesso parlano con le piante… la vita per loro è un passaggio ed è più importante il mondo dell’aldilà. Per questo, non hanno paura della morte…

 

One thought on “L’Amazzonia in 10 domande. Intervista a Aldo Lo Curto, medico volontario itinerante

  1. wow…. tutto questo e bellissimo sapere,come gli altri pensano,come giudicano è come un nuovo mondo che si stà per realizzare…. preaticamente come loro hanno i loro modi di vivere noi abbiamo i nostri, e non ci “interessa” come altre popolazioni di altre citta vivono..

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