VINCERE CON LE PAROLE. L’acrostico e il romanzo

Da assaporare, per sorridere, per pensare. Per sorriderci sopra leggendoli qua e là.

Un tipo di poesia dalle radici antichissime. L’acrostico era molto diffuso in età ellenistica e fu utilizzato poi nella poesia latina medievale e in quella bizantina.

E ora… VIA!!!!!! Con la composizione dei vostri ACROSTICI.

Decameron (Giovanni Boccaccio)
Odissea (Omero)
Diario di una schiappa (Jeff Kinney)
Il Visconte dimezzato (Italo Calvino)
Il signore degli anelli (John Ronald Reuel Toklien)
Vita di Pi (Yann Martel)
Ascolta i mio cuore (Bianca Pitzorno)
Il Piccolo Principe (Antoine de Saint-Exupéry)
Harry Potter e la pietra filosofale (J.K. Rowling)
Bianca come il latte rossa come il sangue (Alessandro D’Avenia)
Siddharta (Hermann Hesse)
L’amico ritrovato (Fred Uhlman)
Qualcuno con cui correre (David Grossman)
Io non ho paura (Niccolò Ammaniti)
Abbaiare stanca (Daniel Pennac)

Comix Games 2014

 

5 thoughts on “VINCERE CON LE PAROLE. L’acrostico e il romanzo

  1. Inizio io, ma voi saprete fare di sicuro di meglio!

    Ora
    Devo
    Informarmi
    Sul
    Suo
    Eventuale
    Arrivo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *